GUNDAM! Guerra, Politica, Fantascienza e Soap-Opera…what’s not to love?

Gundam!

“Amici miei, sono Peter Rey, comandante del robot,

sono io, il ragazzo che, al nemico dice no!”

Il Gouf é il primo mobile suit “speciale” schierato da Zion per cercare di contrastare il Gundam.

Per lunghissimo tempo questa é stata la mia sigla di cartoni animati preferita, l’avevo mandata a memoria e continuavo a cantarla e ripeterla anche se, dopo la prima messa in onda, la serie televisiva a cui fungeva da apertura scomparve dagli schermi italiani per oltre vent’anni (per una questione di diritti non rispettati dai distributori nostrani).

Come aveva fatto (all’età di sei anni) una serie animata a rimanermi così impressa?

Semplicemente essendo la più intrigante, dettagliata, ben scritta serie animata della sua epoca.

Ambientata in uno scenario realistico, ‘Gundam’ proponeva una storia eminentemente “character driven”, dove le vite di numerosi personaggi bene delineati si affiancavano e si scontravano sullo sfondo di un conflitto devastante (che lasciava intuire la visione pessimista del suo autore).

L’Esercito del Principato di Zion, durante una parata celebrativa, forse per una delle sue numerose vittorie nella prima fase del conflitto

La “One Year War”, la guerra lunga un anno che vedeva la Federazione Terrestre prevalere infine sul tentativo separatista del Principato di Zion costava infatti la vita a diversi miliardi di persone, circa la metà dell’Umanità vivente al suo inizio, attraverso l’uso di gas nervini, armi nucleari e al lancio di “proiettli spaziali” sulla superficie terrestre (tra cui un intero cilindro orbitale).

Dopo la morte di miliardi di persone per l’uso indiscriminato di armi di distruzione di massa Terra e Zion siglano il Trattato dell’Antartide per condurre il resto della guerra in maniera “più umana”. L’illustrazione mostra un soldato di Zion che accende la sigaretta a un Terrestre mentre montano la guardia (congiuntamente) al ‘compound’ in cui si svolgevano i negoziati.

Se qualcuno cerca un’opera di fantascienza non banale, realistica, ben realizzata (soprattutto dal punto di vista della scrittura) mi sento di consigliare ‘Gundam’ con tutto il mio cuore di bambino del 1980.

3 Risposte a “GUNDAM! Guerra, Politica, Fantascienza e Soap-Opera…what’s not to love?”

  1. ciao paolo cosa ne pensi della serie animata giapponese “Conan”,il ragazzino che combatteva contro “Indastria”.confesso di non aver visto gundam da piccolo però mi ricordo della sigla ,comunque penso seguirò il tuo consiglio e quando mi ritaglierò un pò di tempo mi vedrò la serie “Gundam”

    1. La storia di “Conan il Ragazzo del Futuro” é molto bella e avvincente.
      Non so se sai, amico mio, che essa é adattata da un romanzo dello scrittore statunitense Alexander Key, intitolato “The Incredible Tide”.
      L’animazione diretta da Miyazaki le dona un fascino ulteriore, indimenticabile per gli appartenenti alla nostra generazione.
      Spero che “Gundam” ti piaccia, mi raccomando di assicurarti di guardare la serie originale del 1979 e non una delle continuazioni (alcuni seguiti sono belli, ma molti sono estremamente deludenti).
      In post futuri farò la recensione anche dei seguiti “validi”, magari se ti piace la prima vorrai dare un’occhiata anche a quelli!

  2. Bellissimo per me ascoltare questi commenti su Gundam
    sono nato nel 1971 e Gundam è stato il mio cartone preferito
    Grazie Paolo

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