Chi ha paura della strega Madeleine Albright? (2)

Riprende (e termina, con questa seconda parte) il mio commento all’intervista rilasciata dalla Albright al quotidiano The Guardian.

Nell’intervista la Albright, tra le molte cose di cui si duole, rapsodizza piuttosto a lungo sulla ‘Brexit’, che ovviamente ha come il fumo negli occhi.

Molto illuminante questa sua frase: “La Gran Bretagna é sempre stata IL NOSTRO PONTE VERSO L’EUROPA”.

Infatti, ce lo si ricorda dal 1944, quanto sia stata “ponte”.

Forse é quello che intende el Papa quando chiede “ponti e non muri”?

Particolarmente spassoso poi l’uso dell’aggettivo “rettiliano” riferito a Putin…capiamo che per una come lei Putin debba effettivamente rappresentare un mistero come i criptidi e gl’alieni.

Ma comunque mai spassoso quanto il disperato tentativo di giustificare la clamorosa sconfitta elettorale della sua “protegé” Hilary Clinton (che era “avanti nei sondaggi”, per cui erano state già stampate le magliette ‘Hilary wins in the end’), dovuta senza dubbio in buona parte alla sua infelicissima frase sul fatto che “le donne che non aiutano le donne devono andare all’Inferno”.

Forse, se i suoi genitori non si fossero convertiti al cattolicesimo, una poca dimestichezza col concetto di ‘dannazione eterna’ le avrebbe impedito di fare quel colossale ‘faux pas’…chissà!

Il suono di unghie sulla specchiera diventa letteralmente spaccatimpani quando, infine, si sente di dover puntualizzare: “Hilary ha vinto il voto popolare”.

Che ha lo stesso senso che aveva nel 1996 quando il Centrodestra italiano asseriva di “essere stato votato dalla maggioranza degli Italiani” (e chissene…se si erano presentati separati!).

Epitaffio vero e proprio della sua ‘tirade’, infine é la frase: “La MAGGIOR PARTE DI NOI (Noi chi?) TRAE BENEFICI DALLA GLOBALIZZAZIONE, MA UN SACCO DI GENTE NON E’ PREPARATA QUANTO A ‘SKILL'”.

Capito? Non sono loro a essere superbi, arroganti e distaccati dalla realtà, é la GENTE, la solita “ggente iniorante” a non avere gl’indispensabili “skill” richiesti dalla Globalizzazione.